domenica 3 settembre 2017

SMILING



"Stringi i denti e vai avanti", "ho stretto i denti per non sentire il dolore", "mordere la vita", "la lingua batte dove il dente duole", "chi ha il pane non ha i denti"...Sono solo alcuni dei modi di dire che nel linguaggio comune parlano della nostra bocca e dei nostri denti. Quanti di noi soffrono di disturbi all'apparato dentale? Digrignare, serrare, piorrea, ritiri gengivali ecc... Sono tutti problemi comuni e purtroppo molto diffusi, qualcuno potrebbe pensare di non soffrirne, ma ad esempio il digrignare o serrare molti di noi lo fanno senza nemmeno accorgersene, di notte oppure di giorno mentre siamo concentrati sul lavoro, o addirittura durante lo sport.
Molte emicranie e dolori cervicali ricorrenti possono essere il risultato di una mandibola tesa e rigida. 
Un esercizio per tutti: spalancate la bocca più che potete e contemporaneamente portate fuori la lingua verso l'esterno al massimo che potete, rimanete qualche secondo e poi richiudete, ripetete più volte, in questo modo diminuirete le tensioni della bocca. Quanto vi siete sentiti rigidi facendolo?
La bocca parla, mangia, si esprime con la mimica, ci accompagna negli umori della giornata, è impensabile che possa rimanere indenne dalle nostre tensioni. In origine i denti non servivano solo per mangiare, ma anche per per mostrare la nostra forza e aggredire un predatore, proprio come fanno gli animali. La nostra rabbia si esprime con la bocca, e i denti che "mordono" scaricano una tensione rabbiosa che si è accumulata. Ovviamente questo comportamento primitivo non è concesso oggi, perciò arriviamo a sera carichi di tutte le emozioni vissute durante la giornata e cosa ci resta da fare? Sfogarci di notte con una bella digrignata.
Oggi si usa in modo efficace per contrastare tutto ciò il bite, un "cuscinetto" di materiale resinoso che ci impedisce di chiudere con vigore la bocca quando non dovremmo, evitando così di rovinare e consumare i nostri denti. In effetti non è fisiologico chiudere la mandibola e serrare i denti tra loro, questa è un'azione che richiederebbe necessariamente la presenza di un boccone da masticare, diversamente i denti se ne stanno belli distanti con l'articolazione mandibolare rilassata.
Anche la respirazione ci può aiutare, nelle pratiche energetiche (yoga, Qi gong...) si insegna ad inspirare ed espirare solo con il naso, facendo però passare l'aria dalla gola, ancora meglio se la punta della lingua si tiene appoggiata in alto sul palato, in questo modo non facciamo solo una stimolazione energetica dei nostri meridiani, ma rilassiamo anche la bocca.
Le medicine alternative possono fornirci strumenti per ridurre il nostro stress quotidiano e quindi di conseguenza serrare meno, però dalla fitoterapia ci sono alcuni prodotti per la pulizia dentale a base di piante che ci aiutano a rinforzare denti (smalto) e gengive, renderli più saldi e preservarli dall'abrasione. 
Spesso in commercio molti dentifrici rovinano il pH della bocca perché troppo aggressivi, schiumogeni, oppure nel tentativo di sbiancarli al massimo rendono lo smalto debole e lo predispongono alla sensibilità. 
Dall'Ayurveda due prodotti che in realtà sono varianti della stessa formulazione: 

Una pasta dentifricia a base di piante e radici, con un sapore delicato e poco schiumogena, che permette in un gesto solo di eliminare le macchie dallo smalto in modo molto efficace senza danni, e inoltre pulisce bene denti e colletti gengivali riducendo placca e infiammazioni. Una volta abituati a questo dentifricio naturale non potrete più cambiarlo! 


Per i più audaci esiste anche la formula in polvere, la formulazione è similare, ma questa volta possiamo usare la polvere massaggiandola con uno spazzolino morbido sulle gengive e denti per un trattamento più mirato. Il colore è scuro, ma non preoccupatevi non macchia lo smalto, anzi lo pulisce e lucida a fondo. 
Un'altro prodotto che ritengo interessante è la radice sbianca denti, per rimuovere le macchie di te e caffè.
Come uno spazzolino naturale, basta rimuovere la corteccia ad una estremità ed ammorbidire in bocca il ciuffo che ne esce. Queste setole naturali, passate sullo smalto o nei punti difficili, puliscono a fondo e rimuovono le macchie in un istante. Unico accorgimento non andare ad agire sul margine gengivale, perché se avete gengive sensibili potrebbero un po' irritarsi. 
Provare per credere! Una soluzione naturale che rispetta la nostra bocca e ci fa risparmiare denaro rispetto ai costosi trattamenti sbiancanti e prodotti "whithening" tanto pubblicizzati.

A presto! 






















mercoledì 15 giugno 2016

PERCHE' FARSI MASSAGGIARE???


Cosa facciamo generalmente quando sentiamo male in una qualsiasi parte del corpo?
Il primo gesto involontario e spontaneo è portare una mano sopra la zona interessata e frizionare, quindi massaggiarla.

Le più antiche medicine tradizionali orientali considerano il massaggio corporeo la prima pratica per il ritrovamento della salute. In alcune culture farsi massaggiare è un atto quotidiano praticato da tutti.
Il massaggio è un veicolo che permette di godere, a breve e lungo termine, di moltissimi benefici fisici, psichici ed anche estetici, perché un corpo armonioiso ed in salute è anche più bello. 
E’ stato dimostrato che questa pratica genera un aumento del nostro sistema immunitario, riduce gli stati di stress e tensione favorendo il rilassamento muscolare, mentale e la riduzione delle infiammazioni corporee.
Il massaggio può rappresentare un mezzo per reagire all’incessante ritmo di lavoro e alle tensioni quotidiane.
Per molti di noi rigidità e ansia sono oramai divenuti uno stile di vita a cui ci si è abituati e spesso solo quando riceviamo un massaggio ci rendiamo veramente conto di come i muscoli siano tesi e comprendiamo quante energie ci vengano sottratte dalla nostra condizione.
Uno stato di affaticamento costante può essere determinato da una incessante tensione corporea.
Sono molte le strategie che adottiamo per ritrovare un giusto equilibrio (sport, farmaci, integratori, terapie di vario genere…) ma il massaggio può essere affiancato ad esse e potenziarne l’effetto perchè è una pratica unica nel suo genere, in quanto unisce il lavoro corporeo al contatto umano con l’operatore (fondamentale), il trattamento delle problematiche corporee ad un momento piacevole, una coccola per sé all’ascolto, finalmente, dei propri bisogni.

Il massaggio non è una pratica destinata a pochi o solo da praticare in certi ambiti (fisioterapia, centri termali, spa…) ma nasce per tutti e tale deve rimanere, da poter effettuare in qualsiasi momento se ne senta il bisogno.
Sono tante le tecniche che si possono sperimentare, affidiamoci a qualcuno di capace ed esperto che possa consigliarci quella più adatta a noi e ai nostri bisogni.

A volte sento dire da alcuni che non pensano il massaggio possa essere una chiave di svolta così efficace, beh la mia risposta è trovatevi un bravo operatore e vedrete! 
Dopo 15 anni di lavoro posso dire con certezza che con il massaggio il corpo cambia forma,  si modella e ritrova la via per il benessere perduto. Il contatto trasmette una serie di imput benefici che il corpo registra, rielabora e traduce in un messaggio di salute.
Chi non l’ha mai provato perde una straordinaria occasione di prendersi cura della propria persona!

10 BUONI MOTIVI PER FARSI UN MASSAGGIO:
 1- Rallenta il ritmo delle nostre giornate
 2- Riduce le tensioni e i dolori muscolari
 3- Ci rende più elastici e vitali
 4- Migliora la qualità del sonno e riduce l’insonnia
 5-  Migliora la circolazione sanguigna e linfatica in tutto il corpo
 6- Rilassa la mente
 7- Stimola il sistema immunitario e previene le malattie
 8- Depura e detossina l’organismo
 9- Regola il metabolismo
 10- Ci rende più belli

Allora non vi resta che provare!

A presto!!!

mercoledì 2 settembre 2015

EXPO': Il kimchi coreano



Continuando le mie riflessioni sulla visita all'Expò, devo dire che sono diverse le cose che mi sono portata a casa da questa esperienza. Una di queste è il tema trattato nel padiglione della Corea. Inaspettatamente i coreani hanno sviluppato il tema del cibo da un'altro punto di vista, mentre quasi tutti parlano di esportazione, di come sfruttare le proprie risorse e il territorio, i coreani hanno parlato di eccesso di cibo.
Si mangia troppo, l'obesità aumenta e si consuma cibo spazzatura che non contribuisce al nostro benessere. I coreani raccontano questo in uno spazio estremamente moderno, ultra tecnologico e spettacolare dove i contenuti sono legati alla loro storia e cultura, ci parlano del Kimchi.
Onestamente non conoscevo molto della cultura coreana e men che meno questo alimento che appartiene alle loro tradizioni da almeno 3000 anni. Si tratta di una preparazione di verdure (prevalentemente cavolo cinese, cipolle, cetrioli, rafano e a volte peperoncino rosso) fatte fermentare con sale e spezie in grandi vasi di terracotta. In Corea, in autunno, si prepara il kimchi, si interrano le giare per poter consumare poi le verdure durante tutto l'inverno. 

Ogni ingrediente del kimchi è ricco di vitamine e minerali perchè la fermentazione ne aumenta le proprietà nutritive, rende le verdure più digeribili, ma soprattutto quello che fa di questo piatto una sorta di “supercibo” è la ricchezza in lattobacilli, ben noti e conosciuti perché presenti anche nello yogurt, nel miso e nei crauti, e la presenza abbondante di vitamine A, B e C assumendo così importanti doti depurative. 
I cibi fermentati in generale, ricchi di lattobacilli, possono apportare grandi benefici non solo all’intestino ma a tutto l’apparato digerente e al sistema immunitario ed è proprio per questa sua funzione che al Kimchi sono state attribuite proprietà antitumorali, antiossidanti, digestive, ipocolesterolemizzanti e rimineralizzanti.
I coreani mostrano al mondo questo loro sapere e lo portano come possibile soluzione ai problemi che ci affliggono maggiormente, come l'obesità, i disturbi intestinali, le malattie degenerative, osteoporosi, ipercolesterolemia, iperglicemia ecc...
Alimento interessante direi, anche se i fermentati sono piatti molto presenti nelle culture asiatiche (si pensi ai vari tamari e umeboshi giapponesi) però qui all'Expò sono stati i Coreani a mettervi l'accento.
Molti di voi penseranno se questo kimchi alla fine è qualcosa di "commestibile" per i nostri gusti oppure "lo mangio perché fa bene ma preferirei altro". Devo dire che a me è piaciuto, certo è vero che bisogna essere un po' aperti a nuovi gusti, però il suo sapore tra l'acidulo e il piccante l'ho apprezzato. Per i curiosi consiglio di provarlo al ristorante coreano che si trova alla fine del padiglione, una buona occasione per un'esperienza culinaria alternativa!

giovedì 16 luglio 2015

PETIZIONE DI SLOW FOOD: IL FORMAGGIO SI FA CON IL LATTE!


IL FORMAGGIO SI FA CON IL LATTE!

Sembra una frase ovvia, ma Slow Food insieme a Coldiretti sta portando avanti una raccolta firme contro la proposta di modificare il divieto italiano di produrre i formaggi solo con il latte introducendo così il latte in polvere.
La legge italiana, almeno per questo, ci ha tutelati e salvaguardati dal perdere un patrimonio sia culturale, alimentare che economico (si pensi alle innumerevoli aziende casearie che lavorano da sempre nel settore), ora la Commissione Europea, sollecitata dalla grande industria, invita l'Italia a modificare questa legge entro fine luglio.
Ancora una volta invece di livellare il settore alimentare verso una qualità maggiore si tende a farlo nella direzione opposta per sostenere gli interessi di pochi e non certo i nostri, quelli dei consumatori.
Vi invito così a riflettere sull'argomento e se vorrete a firmare la petizione:

http://www.slowfood.it/il-formaggio-si-fa-con-il-latte-firma-la-petizione/

Fatelo a breve e e divulgate l'informazione il più possibile anche se siete di orientamento alimentare diverso e non mangiate latticini, è un fatto di tutela della qualità degli alimenti che mangiamo, un messaggio per opporsi alla produzione di cibo spazzatura.
Dicono che non comporterà danni alla nostra salute...vedete voi se fidarvi.