mercoledì 2 settembre 2015

EXPO': Il kimchi coreano



Continuando le mie riflessioni sulla visita all'Expò, devo dire che sono diverse le cose che mi sono portata a casa da questa esperienza. Una di queste è il tema trattato nel padiglione della Corea. Inaspettatamente i coreani hanno sviluppato il tema del cibo da un'altro punto di vista, mentre quasi tutti parlano di esportazione, di come sfruttare le proprie risorse e il territorio, i coreani hanno parlato di eccesso di cibo.
Si mangia troppo, l'obesità aumenta e si consuma cibo spazzatura che non contribuisce al nostro benessere. I coreani raccontano questo in uno spazio estremamente moderno, ultra tecnologico e spettacolare dove i contenuti sono legati alla loro storia e cultura, ci parlano del Kimchi.
Onestamente non conoscevo molto della cultura coreana e men che meno questo alimento che appartiene alle loro tradizioni da almeno 3000 anni. Si tratta di una preparazione di verdure (prevalentemente cavolo cinese, cipolle, cetrioli, rafano e a volte peperoncino rosso) fatte fermentare con sale e spezie in grandi vasi di terracotta. In Corea, in autunno, si prepara il kimchi, si interrano le giare per poter consumare poi le verdure durante tutto l'inverno. 

Ogni ingrediente del kimchi è ricco di vitamine e minerali perchè la fermentazione ne aumenta le proprietà nutritive, rende le verdure più digeribili, ma soprattutto quello che fa di questo piatto una sorta di “supercibo” è la ricchezza in lattobacilli, ben noti e conosciuti perché presenti anche nello yogurt, nel miso e nei crauti, e la presenza abbondante di vitamine A, B e C assumendo così importanti doti depurative. 
I cibi fermentati in generale, ricchi di lattobacilli, possono apportare grandi benefici non solo all’intestino ma a tutto l’apparato digerente e al sistema immunitario ed è proprio per questa sua funzione che al Kimchi sono state attribuite proprietà antitumorali, antiossidanti, digestive, ipocolesterolemizzanti e rimineralizzanti.
I coreani mostrano al mondo questo loro sapere e lo portano come possibile soluzione ai problemi che ci affliggono maggiormente, come l'obesità, i disturbi intestinali, le malattie degenerative, osteoporosi, ipercolesterolemia, iperglicemia ecc...
Alimento interessante direi, anche se i fermentati sono piatti molto presenti nelle culture asiatiche (si pensi ai vari tamari e umeboshi giapponesi) però qui all'Expò sono stati i Coreani a mettervi l'accento.
Molti di voi penseranno se questo kimchi alla fine è qualcosa di "commestibile" per i nostri gusti oppure "lo mangio perché fa bene ma preferirei altro". Devo dire che a me è piaciuto, certo è vero che bisogna essere un po' aperti a nuovi gusti, però il suo sapore tra l'acidulo e il piccante l'ho apprezzato. Per i curiosi consiglio di provarlo al ristorante coreano che si trova alla fine del padiglione, una buona occasione per un'esperienza culinaria alternativa!

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